Extraterrestri, Vaticano rompe un tabù
La fede in Dio non è in conflitto con il fatto di credere all'esistenza di "fratelli extraterrestri", magari anche più evoluti dell'essere umano. E' quanto afferma José Gabriel Funes, il gesuita argentino che dirige l'osservatorio astronomico del Vaticano. La possibilità che esista la vita su altri pianeti c'è, ha dichiarato il 45enne religioso argentino, che è anche consulente scientifico di Papa Benedetto XVI.
"Come possiamo escludere che la vita non si sia sviluppata anche altrove", si chiede lo studioso sulle colonne dell'"Osservatore Romano", ricordando che l'eventualità di vita extraterrestre è possibile se si considera l'elevato numero di galassie - ciascuna con i relativi pianeti - presenti nell'universo. Funes non si sente neppure di escludere che eventuali "E.T." possano essere più evoluti degli essere umani.
"Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio - afferma l’astronomo gesuita -. Ciò non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio".
Per quanto riguarda la teoria del "big bang", Funes precisa che essa è "ragionevole" e che "non è in contraddizione con la fede". Il gesuita - che da religioso si dice convinto di essere figlio non della casualità ma "di un padre buono, il quale ha per noi un progetto d’amore" - aggiunge tuttavia che, al momento, la teoria del "big bang" è la migliore che spieghi l'origine dell'universo.
fonte:tgcom.mediaset.it