Anatolia: sei vittime in una settimana
Panico a Istanbul per un'invasione di zecche particolarmente pericolose. Gli esperti sono molto preoccupati perché le punture dei parassiti provocano una febbre emorragica che in pochi giorni è in grado di uccidere il 30% dei soggetti contagiati. Nella zona di Corum in una settimana sono morte sei persone infettate e gli ospedali della zona sono stati presi d'assalto da centinaia di persone.
Ogni anno in Turchia l'emergenza zecche è un appuntamento stagionale, ma questa volta la situazione sembra motlo critica e le autorità sanitarie stanno cercando di correre ai ripari. La malattia inizialmente si manifesta con febbre, mialgie, vertigini, dolore al collo, rigidità, dolore lombare, cefalea, dolore periorbitario e fotofobia. Possono coesistere nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Seguono poi stato di agitazione, alternanza di umore, confusione ed aggressività. Infine nella seconda settimana di contagio si manifestano emorragie cutanee e intestinali che possono portare rapidamente alla morte. La malattia impiega dai 3 ai 9 giorni per manifestarsi. Dopo questo periodo il tasso dei decessi è del 30%.
La situazione peggiore si registra nell'Anatolia, dove sono già stati registrate sei vittime, ma la fobia zecche è arrivata rapidamente anche a Istanbul. Dopo la festa del 19 maggio, in seguito ai tradizionali pic nic all'aperto, oltre 500 persone si sono fatte prendere dal panico e hanno preso d'assalto gli ospedali cittadini. A circa 120 di loro è stato iniettato il siero per bloccare la trasmissione della febbre.
fontte:tgcom.mediaset.it