In questo secondo episodio troviamo Indiana Jones in un club di Shangai che deve consegnare un oggetto prezioso a tre cinesi in cambio di un diamante.
I cinesi fanno i bastardi, oltre a dargli il diamante gli danno anche un cocktail velenoso (all'insaputa di Indy).
Per un pelo Indy riesce a farsi dare l'antidoto ed a scappare, mettendosi in fuga su un aereo.
Durante il volo i due piloti abbandonano l'aereo lasciando Indy ed i suoi due compari, Short Round, un bambino e Willie una cantante.
Appena svegliati e resi conto della situazione, con un gommone saltano giù dall'aereo, per fortuna atterrano sulla neve.
Dopo una lunga discesa, ops, trovano un burrone, altro volo...
Doppia fortuna, trovano un fiume.
Superate le rapide, il gommone si ferma appena arriva alla riva, e lì trovano un indiano ad aspettarli.
Arrivati al villaggio, l'indiano racconta loro che il nuovo maragià che è arrivato al castello, ha rubato i loro bambini e preso le loro pietre sacre.
Convinti che Indy, Short e Willie siano precipitati dal cielo per volontà del loro Dio, si trovano a dover aiutare questo popolo.
Così, fra riti vodoo e corse spericolate su un vagone da miniera Indy riuscirà a riportar la pace nel villaggio.
Il secondo film ha incassato la stessa cifra del primo, anche se tutti s'aspettavano qualcosa di più, visto che il personaggio è già conosciuto.
Probabilmente perché questo film è un po' più dark del primo e forse meno adatto ad un pubblico giovanissimo.
A me il film è piaciuto moltissimo, insieme al primo sono i miei due preferiti della quadrilogia.