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 Polemica sulla morte cerebrale

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kyra
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MessaggioTitolo: Polemica sulla morte cerebrale   Polemica sulla morte cerebrale EmptyMer Set 03, 2008 12:05 pm

Polemica sulla morte cerebrale


Medici contestano Osservatore Romano



Anche se alcuni documenti ufficiali della Chiesa approvano l'espianto di organi quando l'elettroencefalogramma è piatto, questa modalità di accertamento della morte non è valida nello Stato della Città del Vaticano. Questo il sunto dell'articolo pubblicato dall'Osservatore Romano che ha scatenato numerose polemiche. Il quotidiano cattolico chiede di rivedere il concetto di morte ma trova il muro dei medici: "E' l'unico modo valido al momento".
L'Osservatore dedica un ampio articolo al rapporto 'Rapporto di Harvard' che modificò la definizione di morte, da allora non più basata sull'arresto cardiocircolatorio, ma appunto sull'encefalogramma piatto. L'articolo, a firma della storica Lucetta Scaraffia, già vice presidente dell'associazione 'Scienza e Vita' riporta sinteticamente entrambe le tesi che si confrontano sul tema, sottolineando che per alcuni la 'morte cerebrale' non può sancire la fine di una vita, come dimostra il caso di puerpere che hanno portato a termine la gravidanza in questa situazione.

Dunque, sottolinea la Scaraffia, "l'assunto di 'morte cerebrale' entra in contraddizione con il concetto di persona secondo la dottrina cattolica, e quindi con le direttive della Chiesa nei confronti dei casi di coma persistenti". Ma il criterio di morte cerebrale "resta al momento l'unico valido, in mancanza di nuove evidenze scientifiche, per definire la morte di un individuo". Così il presidente dell'Associazione anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi), Vincenzo Carpino, interviene sulla questione.

La legge italiana che stabilisce i criteri per l'accertamento della morte cerebrale, afferma Carpino, "è una delle migliori al mondo", prevedendo una serie di accertamenti precisi: "Quando in rianimazione i medici rilevano un accertamento di encefalogramma piatto, ovvero di fine dell'attività cerebrale - spiega l'esperto - trasmettono la notizia alla direzione sanitaria, che a sua volta istituisce un collegio di tre medici (un anestesista-rianimatore, un medico legale e un neurofisiologo) che, a prescindere dalla fascia di età del paziente, effettua un periodo di sei ore di osservazione con un protocollo preciso".

Al termine del periodo di osservazione, precisa Carpino, la commissione redige un verbale e dichiara la morte cerebrale del paziente: da quel momento è possibile prelevare gli organi ai fini di un successivo trapianto se ci sono tutte le condizioni necessarie. La morte cerebrale, sottolinea Carpino, "è la morte dell'individuo, anche se gli organi continuano ad essere artificialmente perfusi per permetterne la donazione e il successivo trapianto. La categoria - conclude il presidente Aaroi - è comunque aperta al confronto se dovessero emergere nuove evidenze scientifiche".

Comitato di Bioetica: "Dubbi legittimi"
Sui criteri di Harvard relativi alla morte cerebrale come definizione della morte di un individuo "è necessaria una riflessione ed i dubbi espressi dalla Chiesa cattolica sono legittimi". E' il commento del vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), Lorenzo D'Avack, alla richiesta dell'Osservatore Romano. Secondo D'Avack, "in una condizione di morte cerebrale, ma non di cessazione del battito cardiaco, si dovrebbe essere in possesso di un precedente assenso esplicito all'espianto di organi da parte del soggetto".

La Chiesa, sottolinea, "pone una questione già sollevata da molteplici eticisti e chirurghi". Il fatto, osserva il bioeticista, è che "varie critiche vengono sollevate a questo criterio di morte perche', anche ad encefalogramma piatto, il soggetto continua a respirare e il cuore batte. E' evidente - conclude - che per la Chiesa cattolica sia necessaria una riflessione su tali tematiche".

Il Vaticano prende le distanze
L'articolo dell'Osservatore Romano dedicato alla morte cerebrale "non modifica la posizione del Vaticano nel magistero della Chiesa". Lo ha precisato padre Federico Lombardi direttore della salta stampa della Santa Sede, alla domanda se l'articolo pubblicato dal quotidiano vaticano modificasse la linea della Santa Sede. "L'articolo è interessante ma porta la firma della signora Lucetta Scaraffia - ha detto il portavoce - e quindi è attribuibile solamente a lei e non al Vaticano".

fonte:tgcom.mediaset.it
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MessaggioTitolo: Re: Polemica sulla morte cerebrale   Polemica sulla morte cerebrale EmptyDom Set 07, 2008 7:44 pm

solo in Italia si può ancora discutere sull'eutanasia........
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