Ann Darrow è un'attrice di teatro, peccato che il teatro dove lavora viene chiuso ed il suo capo decide di far ritorno dov'è nato e cresciuto.
Ann si trova costretta a cercar lavoro, ma negli anni della depressione è dura.
Intanto Carl Denham, regista fallimentare, sta mostrando il suo girato ai suoi produttori, che però hanno intenzione di licenziarlo, visto che ha girato tutt'altro che quello richiesto.
Carl, che non s'arrende e non accetta d'essere licenziato, va ad affittare una nave per andare a finire il suo film su di un'isola che nessuno ha ancora visitato.
Lui è deciso a mostrarla al mondo al prezzo del biglietto d'entrata.
Peccato che l'attrice protagonista ha mollato, così si trova a cercare un'attrice.
Per caso le strade di Carl ed Ann s'incrociano.
Riesce a convincerla ad accettare il lavoro e prendere il largo.
Poco dopo arrivano i produttori con la polizia, ma non riescono a fermarlo per un pelo.
Arrivati su quest'isola del teschio, trovano un gigantesco muro, all'interno un piccolo villaggio in apparenza deserto.
Poi cominciano a sbucare gli abitanti, che sono dei primitivi.
Questi vedono la bella Ann e cercano di rapirla, ma non ci riescono.
Così tornano alla nave per andarsene via, cominciano a prendere il largo ma i primitivi riescono a raggiungere la nave e ricatturare Ann.
Stavolta sono costretti a tornare sull'isola per liberare Ann.
I primitivi hanno intenzione di "sacrificare" Ann mettendola fuori dal gigantesco muro.
Poco dopo, dalla giungla, gli alberi cominciano a spostarsi e sbuca un enorme gorilla alto 8 metri e si prende Ann.
L'equipaggio della nave arriva troppo tardi e son costretti ad addentrarsi nella giungla.
Durante la ricerca di Ann s'imbattono in dinosauri che ancora abitano l'isola e strane creature.
Infine recuperano Ann, ma del film non si fa più niente perché la pellicola è andata distrutta.
Così Carl decide di catturare Kong e mostrarlo al mondo come l'ottava meraviglia del mondo.
Messo sotto potenti calmanti, Kong viene mostrato in un grande teatro al mondo, tutto promette bene finché Kong non comincia a svegliarsi scatenando il panico nel teatro e poi per la città.
Kong salirà su un palazzo, dove verrà abbattuto da aerei che gli sparano in continuazione.
Il film da zero a dieci secondo me vale sette.
In tre ore di film, la prima non succede quasi niente, la seconda, quando finalmente arrivano sull'isola, succede anche troppo.
Hanno condensato un sacco di scene in un'ora, poi l'ultima ora quasi non si vede l'ora che finisca perché hai l'impressione d'aver visto abbastanza.
Morale della favola, la versione di Peter Jackson di King Kong è riuscita abbastanza bene, anche se ha sbagliato a condensare così tante scene, seppur alla fine il film duri quasi tre ore.
D'altronde è comprensibile che dopo aver passato sette anni della propria vita a dar forma sullo schermo al Signore degli Anelli, qualche mania di grandezza può venire a chiunque.
Gli effetti speciali in questo film si perde il conto, anche se non prendono mai il ruolo da protagonista.