Da metà luglio sul canale
A&E ha preso il via una nuova
serie molto carina: si tratta di “
The Cleaner“, prima produzione originale della rete da circa 6 anni che
racconta la storia di William “The Cleaner” Banks, un uomo soggetto ad ogni tipo di dipendenza che un giorno decide di chiedere a Dio una seconda occasione per non perdere la sua famiglia: dopo essersi ripulito di tutti i suoi vizi,
William si dedicherà a ripulire (cleaner = pulitore) l
e altre persone che hanno una dipendenza, coadiuvato da una squadra di ex-dipendenti come lui.
Prodotta per la
CBS Paramount Television da Jay Silverman e Warren Boyd, la serie è
sceneggiata e creata da Jonathan Prince, e vede in
Benjamin Bratt il suo protagonista, che pur essendosi innamorato sin da subito (ipse dixit) del progetto, era
preoccupato sulla credibilità dello stesso, in parte
basato sulla vita del co-produttore esecutivo Warren Boyd.
Dopo aver trascorso una vita piena di eccessi che lo hanno portato in galera,
Boyd si è redento grazie alla nascita della figlia: quando la sua fidanzata Deedee ha dato alla luce la figlia giusto poco prima che il co-produttore tornasse in prigione, Boyd ha capito di dover cambiare: “
Fino a quel momento, niente aveva senso per me, se non la mia dipendenza. Quando l’infermiera mi ha messo tra le braccia mia figlia, ho capito che l’era degli eccessi era finita“.
In prigione,
Boyd ha seguito un programma di riabilitazione, ed una volta uscito ha deciso di fare della lotta alla dipendenza la sua missione di vita: da consulente per le dipendenze,
Boyd ha aiutato (secondo rumors più o meno confermati) g
ente del calibro di Robert Downey Jr., Mel Gibson, Courtney Love e Whitney Houston, e venti anni dopo la ‘conversione’,
Boyd e Deedee sono sposati con tre figli.
Nel cast di “The Cleaner”, oltre a
Benjamin Bratt, anche Amy Price-Francis, Grace Park, Kevin Michael Richardson, Esteban Powell, Brett Delbuono, Liliana Mumy e Gil Bellows, ma è proprio il protagonista, in alcune recenti interviste, a p
arlare della serie, del suo personaggio e del messaggio di speranza che entrambi portano.
L’attore ha spiegato di essere stato
attirato dal personaggio anche per la sua esperienza di padre con un figlia malata (sposato con l’attrice Talisa Soto, la coppia ha due figli, e Sophia, una dei due, ha subito danni al cervello da piccola), e che
la sua partenità è stata un’aiuto importante per immedesimarsi nel personaggio e capirlo di più.
“Come padre,
ho avuto molte esperienze di vita da ‘portarmi al lavoro’. William cerca di essere un buon marito ed un buon padre, ma
è distratto dalla sua nuova vocazione, e molto spesso fallisce nella missione di essere un buon marito ed un buon genitore. Una cosa in cui mi posso riconoscere, perché
spesso il mio lavoro mi prende un sacco di tempo e mi distrae dalla famiglia“.
Dicevamo della figlia malata di Bratt: la famiglia ne parla raramente, e cercano di dare alla bimba un’esistenza normale, anche se
l’attore ha ammesso che i primi anni sono stati piuttosto duri per tutti: “Le difficoltà che abbiamo affrontato come genitori nei primi anni della vita di Sophia, spiega Bratt, sono paragonabili ad un lungo tunnel oscuro, perché
non sapevamo cosa fare: poi ci siamo informati, ed abbiamo cercare di mettere insieme la miglior squadra di terapisti possibili”.
Sophia, secondo l’attore,
ha comunque affrontato bene la terapia, “e
ci ha stupito per tutti i progressi che ha fatto. Capisce tutto, ride alle battute, è amorevole e fisicamente è stupenda”. Quanto alla serie, l’attore ha confessato di sperare che
“The Cleaner” infonda ottimismo ai telespettatori: “
Speriamo di ‘illuminarli’ riguardo al tema della speranza: quello che mi piace dello show, ha concluso Bratt, è che
è molto incentrato sul tema della seconda possibilità“.
fonte:televisionando.it