Attenzione a tutti gli amanti della televisione. Psichiatri e psicologi avvertono sul serio
rischio di teledipendenza per molti italiani. Per scoprire il proprio livello di dipendenza basta rispondere a venti domande.
Per quante ore al giorno guardi la televisione? Sono più o meno di 4? Spese e acquisti personali sono basati sugli spot televisivi? Fai zapping durante le interruzioni pubblicitarie? Queste sono solo alcune delle possibili domande in grado di svelare il
grado di teledipendenza di ognuno di noi. Così se rimani davanti al teleschermo per molto più di 4 ore e hai risposto “sì” alle altre è il caso di cominciare a preoccuparsi.
L’allarme arriva direttamente dalla
Siipac, Società italiana di intervento sulle patologie compulsive, che ha ideato un
test, composto da venti domande a cui bisogna rispondere vero o falso, che rivela se si è affetti dalla cosiddetta “
sindrome della teledipendenza”.
Il
teledipendente secondo la definizione degli esperti è quella persona che fa un consumo eccessivo di televisione o colui che ha una fissazione anomale nei confronti del piccolo schermo. La
teledipendenza infatti può essere declinata in
teleabuso, cioè la contemplazione regolare di una quantità eccessiva di televisione, e in
telefissazione, cioè la contemplazione solitaria dei programmi televisivi in atteggiamenti silenziosi e immobili.
Tra i comportamenti che fanno sospettare la presenza di questa sindrome ci sono: apatia, perdita di iniziativa, impulso e senso critico, riduzione delle attività di svago, perdita di iniziativa, impulso e senso critico, preoccupazione abnorme e ricorrente associata a notizie apprese in televisione.
Anche il modo abitudinario di stare davanti alla tv, se seduti o sdraiati, e se ci si addormenta con la tv accesa può incidere sul livello di
dipendenza. Ecco qualche altra domanda: a tavola mangi con il televisore acceso? Ti capita di provare
forti emozioni mentre guardi una partita, un
film, un Tg?
La
soglia d’allarme stabilita dalla
Siipac corrisponde ad
almeno 10 risposte vere. In questo caso – consiglia la società – è meglio rivolgersi a degli specialisti “per un’analisi più approfondita”.
Mi sa che dovranno essere tanti questi esperti… e voi pensate di essere a rischio? Per fare il test clicca
qui.
fonte:televisionando.it