Marion Craine, segretaria in un'agenzia immobiliare (o almeno così sembra), dopo che un cliente è entrato con ben 40.000 dollari in contanti, vine incaricata dal suo capo a portare i soldi in banca, temendo un furto durante il weekend.
Poco prima di uscire per la commissione, Marion chiede al suo capo se, una volta finito in banca, può andare a casa a riposare.
Arrivata a casa, prepara la valigia.
Poco dopo è in auto per scappare, ma al semaforo, incrocia il suo titolare, un breve scambio di sguardi e scatta il verde.
A notte fonda, si ferma sul ciglio della strada per riposare.
La mattina seguente, viene svegliata da un poliziotto che non fa altro che insospettirsi per lo strano comportamento di Marion.
Una volta liberata dal poliziotto, alla prima concessionaria d'auto, cambia vettura.
Appena ripartita, s'immagina quali reazioni possa aver scatenato in ufficio, nel frattempo comincia a piovere ed arriva ad un motel apparentemente abbandonato.
S'intrattiene un po' col proprietario, Norman, scoprendo che vive da solo con la madre.
Marion poco dopo va a farsi una doccia, arriva la madre e la uccide.
Norman poi trova il cadavere e cerca di eliminare tutte le tracce dell'omicidio della mamma.
Il fidanzato e la sorella di Marion, preoccupati del suo silenzio, così come i suoi colleghi di lavoro, si mettono a cecarla, con l'aiuto di un investigatore privato ingaggiato dal suo datore di lavoro.
Si scoprirà che Norman è affetto da doppia personalità, per un fatto successo durante l'infanzia.
Uno dei migliori film di Alfred Hitchcock, il suo successo più grande, dando poi seguito anche a tre seguiti, l'ultimo a quanto pare è un film-tv.
Antony Perkins regala una delle migliori interpretazioni nel ruolo del solitario Norman.
Volutamente girato in bianco e nero per evitare problemi di censura nella scena della doccia.
A quanto pare ci sono state delle polemiche, perché a fine film viene usata la parola "travestito".