Jack Torrance, è uno scrittore che sta per partorire un libro, ed accetta un lavoro stagionale, durante l'inverno, in un hotel sperduto fra le montagne.
Il lavoro consisterebbe nel fare piccole riparazioni dove serve e riscaldare un ala al giorno, per non incombere in problemi più grossi.
Nonostante il direttore dell'albergo lo avverte che, anni prima, un'altra persona, assunta per fare le stesse mansioni, a forza di passare un'intera stagione da solo con la sua famiglia, ha perso il lume, dovuto al forte senso d'isolamento, ha ammazzato la famiglia per poi spararsi.
Ma Jack non fa una piega ed accetta il lavoro, portandosi dietro moglie e figlio.
Il figlio è l'unico a non esserne entusiasta, perché lui è dotato della "luccicanza", una dote che permette di vedere cose accadute in passato e addirittura prevedere il futuro.
Il cuoco dell'albergo, che è l'ultimo a conversare con loro, ha anche lui la luccicanza.
All'inizio va scorre tutto bene.
Dopo un mese arriva la prima tempesta di neve, e l'unico modo per tenersi in contatto col resto del mondo è una ricetrasmittente, visto che le linee telefoniche sono cadute.
Jack comincia ad avvertire i primi segni di forte isolamento, con forti allucinazioni.
Suo figlio intanto, tramite la luccicanza, avverte il cuoco di ciò che sta accadendo, così si mette in viaggio per raggiungere l'hotel.
Film diretto magistralmente da Kubrick con un ottima interpretazione da parte di Nicholson.
Stranamente il film ha deciso di girarlo nel formato televisivo 4:3.
Già dai titoli di testa il film ti mette a disagio, con le note abbastanza cupe che accompagnano le immagini dell'auto di Jack che sale sempre più in alto su strade di montagna.