Reggio Emilia, incidente a 4.200 metri
Un paracadutista ha perso la vita precipitando nella zona del campo volo di Reggio Emilia. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio in località Villa Curta, dove l'uomo aveva preso parte a un lancio di gruppo. Secondo la prima ricostruzione del fatto eseguita dalla polizia di Reggio, la vittima si è lanciata da un'altezza di circa 4.200 metri, ma né il suo paracadute né quello di emergenza si sono aperti. Lo schianto è stato inevitabile.
L'uomo è morto sul colpo, finendo poco lontano dall'area dell'aeroclub, dove avrebbe dovuto atterrare. La vittima, che da quasi un anno era socio dell'associazione sportiva Body Fly University che è al campovolo, si è lanciato da 4.500 metri, insieme a un altro compagno, da un aereo Cessna partito dall'Aeroclub di Reggio. Come è stato ricostruito finora - sul posto c'erano, tra gli altri, il questore di Reggio e il pm di turno - per cause ancora da accertare, il paracadute principale si è attorcigliato al momento dell'apertura impedendo all'uomo di slacciarlo per azionare l'altra vela, quella di emergenza, rimasta infilata nella prima. L'uomo è quindi precipitato.
Subito sono scattate le ricerche del corpo con due aerei dell'Aeroclub che si sono alzati in volo, mentre i lanci al campovolo (nove le tranche di quelli fatti fino a quel momento) sono stati sospesi. A trovarlo, in mezzo a un campo a pochi chilometri dal campovolo, sono stati alcuni ragazzi che giocavano a calcio poco lontano, attirati dalle urla e dalla vista del paracadutista in caduta libera.
fonte:tgcom.mediaset.it