Orfanotrofio degli orrori in Gb

Denti e ossa di bambini nei sotterranei



Scoperta shock in un ex orfanotrofio dell'isola britannica di Jersey. Decine di frammenti ossei ritrovati sarebbero tutto quel che resta di bambini uccisi, smembrati e cremati in un caminetto: è quanto pubblica The Times, citando il responsabile dell'inchiesta, Lenny Harper. Le indagini erano partite dopo le denunce di abusi e maltrattamenti presentate da 160 presunte vittime. In totale sono stati recuperati trenta frammenti ossei e sette denti.
Si attende l'esito degli esami del Dna per accertare l'età delle vittime e se possibile anche la loro identità. "Alcuni frammenti indicherebbero un omicidio o una morte sospetta; dei sei denti che abbiamo inviato in Gran Bretagna, cinque non sarebbero potuti cadere in modo naturale prima della morte", ha riferito Harper, aggiungendo: "Un bambino o dei bambini sono morti in quella cantina, non sappiamo come vi siano stati portati o come sono morti".
Attualmente le persone interessate dall'inchiesta potrebbero essere una settantina, sebbene sia stato effettuato un solo arresto: Gordon Claude Wateridge, accusato di tre reati di abuso sessuale tra il 1969 e il 1979, periodo nel quale aveva ricoperto l'incarico di bidello nell'orfanotrofio. La polizia ha inoltre denunciato iniziative avviate da ex funzionari, politici e imprenditori per screditare le indagini.
Un portavoce delle forze dell'ordine aveva dichiarato sempre al Times: "Alcuni funzionari hanno lasciato il corpo di polizia in circostanze diverse dopo essere stati accusati di attività che possono essere definite di corruzione. Questi funzionari e persone loro vicine, tra cui un imprenditore locale e un ristretto numero di politici, hanno lanciato una campagna volta a screditare gli inquirenti impegnati sul caso. Sono state inviate diverse lettere, tra cui alcune contenenti minacce contro uno degli agenti".
"Dopo l'annuncio dell'avvio delle indagini, un politico che ha partecipato al dibattito sugli abusi su minori è stato avvicinato da uno di questi ex funzionari di polizia e ammonito a non fidarsi e a non cooperare con gli inquirenti. Vogliamo sottolineare - aggiungono gli inquirenti - che al momento non ci sono prove del fatto che questi ex funzionari siano coinvolti in attività volte a coprire gli abusi. Obiettivo dell'indagine rimane quello di individuare le persone che hanno commesso gli abusi sui bambini".

fonte:tgcom.mdeiaset.it