Truman è un impiegato, vive in una cittadina su di un isola ed è sposato con Meryl.
Ma il suo vero amore è un'altra donna, Sylvia, conosciuta anni prima e "fuggita" senza una logica spiegazione.
Una mattina come tante altre, un lampione cade dal cielo, e sul retro del lampione è riportato il nome di una stella.
Poi, in macchina, durante un'interferenza, una voce dice gli spostamenti che sta facendo.
Queste ed altre coincidenze portano Truman a pensare che la vita che sta conducendo sia pilotata da qualcuno.
Infatti, ogni volta che tenta di fuggire dall'isola, succede qualcosa che non lo fa partire.
In effetti la sua vita è un immenso reality show, girato in un gigantesco set, seguito da milioni di persone in tutto il mondo, ma lui, essendone la star, è l'unico a non saperlo.
Chiunque intorno a Truman è un attore.
Il mondo che gli è stato messo davanti al naso è "perfetto" agli occhi dell'ideatore.
Così, vince la sua paura che ha per il mare, e fugge in barca.
Alla fine riesce a parlare col creatore del programma, Christof, ed a fuggire dal set.
Primo film serio di Jim Carrey, che da un eccellente prova del suo talento anche nelle prove drammatiche.
Viene raccontato, con una sottile ironia, il film è uscito nel 1998, ciò che è divenuto con gli anni, i reality che hanno preso il sopravvento sulla programmazione tv.
Mi ricorda anche di Fahrenheit 451, anche se in quel caso la colpa viene data ai libri, ma ci azzecca a riguardo della televisione.