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 Telefilm Usa a rischio?

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MessaggioTitolo: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Nov 11, 2007 6:24 pm

Aria di fermento dagli studios a stelle e strisce dopo la decisone da parte del Sindacato degli Autori Americani di incrociare le braccia a partire da questo pomeriggio. La scelta, che desta non poca preoccupazione in tutto il mondo telefilmico, è stata fatta a seguito del rifiuto da parte dei grandi network di accogliere le richieste di un sensibile aumento di stipendio per gli autori, che vedono ormai moltiplicare i prodotti "derivati" dalle loro creazioni, con vendite sempre più consistenti ottenute da dvd, videogiochi ecc. Tra coloro che aderiscono allo sciopero (gli autori americani sono circa 3.000) anche Josh Schwartz (Chuck, Gossip Girl), Krista Vernoff (Grey's Anatomy), Shonda Rhimes (Grey's Anatomy, Private Practice), Marti Noxon (Private Practice), Tim Kring (Heroes), Marc Cherry (Desperate Housewives) e David Shore (House). Senza una soluzione immediata la situazione potrebbe portare ad un collasso dell'intero sistema di produzione: senza nuove sceneggiature, tutte le serie attualmente in onda rischierebbero lo stop e potrebbero non vedere completate le stagioni. Tv Guide ad esempio informa che verrà girato un finale alternativo per l'episodio di Heroes previsto per il 3 dicembre: se lo sciopero dovesse essere prolungato, diventerebbe addirittura la season finale del secondo capitolo. ABC invece, se da una parte non dovrebbe avere problemi con le nuove serie come Cashmere Mafia o Eli Stone, di cui è già pronta la mid-season, vedrebbe a rischio Lost, che dovrebbe partire a febbraio ma di cui sono pronte solo poche puntate, insufficienti a coprire l'arco narrativo di un intero ciclo. La minaccia si fa ancora più preoccupente per la prossima stagione televisiva, che rischia di vedere in onda ben pochi telefilm a favore di un numero sempre maggiore di news e reality show. Una simile mobilitazione da parte degli autori tv non si vedeva da quasi vent'anni, l'ultimo sciopero risale infatti al 1988, quando la protesta durò per ben 22 settimane e fece perdere all'economia di Los Angeles circa 550 milioni di dollari.

FONTE:TELEFILM MAGAZINE
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Nov 11, 2007 6:25 pm

Lo sciopero che da ieri vede incrociare le braccia moltissimi degli autori americani di entrambe le coste inizia già a mietere vittime. La ABC ha infatti deciso di rimandare la nuova serie Cashmere Mafia, il telefilm prodotto dallo sceneggiatore di Sex and the city Darren Starr con protagoniste Lucy Liu, Frances O'Connor, Miranda Otto e Bonnie Somerville. Il telefilm sulle quattro nuove amiche newyorkesi sarebbe dovuto partire martedì 27, ma il network ha preferito lasciarlo in panchina, pensando che sia meglio tenerlo da parte in modo da poterlo lanciare più avanti, nel caso uno sciopero prolungato nei prossimi mesi lasciasse il network a corto di script originali. La NBC ha invece pronto a disposizione Lipstick Jungle, altro nuovo serial "alla Sex and the city" partorito proprio dalla mente della sua creatrice Candace Bushnell, la cui partenza per ora è prevista per il 20 gennaio. La sfida per stabilire quali saranno le prime newyorkesi ad arrivare sul piccolo schermo per farci sentire meno la mancanza di Carrie&Co. è dunque aperta!

FONTE:TELEFILM MAGAZINE
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Nov 11, 2007 6:26 pm

Gli autori americani continuano la loro protesta per l'aumento degli stipendi e ieri mattina hanno fatto sentire la loro voce sul set di Desperate Housewives. Oltre 30 manifestanti hanno danneggiato una location del telefilm e hanno cercato di fermare la produzione disturbando le riprese al grido di «Marcia's cross, and so are we!» e «Unfair. Unjust. Marc Cherry is with us!». Brutte notizie anche da un altro set della ABC, quello di Lost. La quarta stagione del telefilm, che ricordiamo dovrebbe partire a febbraio e comporsi di 16 episodi, potrebbe contare solamente 8 puntate, le uniche finora girate. Il co-creatore della serie Calton Cuse, commenta così: «c'è un cliffhanger alla fine dell'ottavo episodio, ma sarà solo frustrante per i fans fare un passo avanti nella storia e non poter vedere la seconda parte della stagione. E' come arrivare a metà di Harry Potter: è la fine di un avvincente capitolo, ma non la fine del libro».

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Nov 11, 2007 6:37 pm

Passano le ore e i giorni, ma le proteste degli autori di Hollywood non sembrano destinate a trovare una soluzione rapida. Anche molte star hanno deciso di sostenere l'agitazione.

Molti attori e produttori esecutivi hanno espresso la loro simpatia verso gli scioperanti: qualcuno ha rilasciato eloquenti dichiarazioni in merito (ad esempio Ronald D. Moore, show-runner di "Battlestar Galactica", che ha attaccato pesantemente le major), qualcun altro è stato a casa dal lavoro (come Steve Carrell di "The Office"), mentre altri ancora sono scesi per le strade insieme agli sceneggiatori.

La lista di questi ultimi si è recentemente allungata, con diverse star di primo piano. Lisa Edelstein (la dottoressa Cuddy di "Dottor House", che vedete nell'immagine di AP Photo pubblicata da "Hollywood Reporter") ha partecipato al picchetto al Chelsea Piers di New York, vicino agli studi di "Law & Order". A Los Angeles, invece, sono scesi in campo praticamente tutti i protagonisti di "Grey's Anatomy". Davanti agli studi Disney hanno manifestato altre personalità importanti: da Silvio Horta (creatore di "Ugly Betty") a Marc Cherry (padre di "Desperate Housewives"), per arrivare al mitico Joss Whedon (ideatore di "Buffy").

Nonostante l'ampio fronte della protesta, produttori e major non sembrano disposti a lasciarsi impressionare: molte le lettere di sospensione arrivate a casa degli sceneggiatori, contemporaneamente al rinvio di parecchi show (come abbiamo visto nei giorni scorsi). Non solo, ora comincia a girare la voce che le case di produzione americane potrebbero rivolgersi agli autori inglesi per aggirare il problema. Insomma, la battaglia continua.

FONTE:SERIALIT
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Nov 11, 2007 6:39 pm

Anche le riprese della famosissima serie con Eva Longoria sono state influenzate dalla protesta degli autori americani. Stavolta però non si parla di rinvii o altro, ma di una vera e propria incursione!

Martedì mattina la troupe di "Desperate" stava girando una scena in una location di Toluca Lake. Improvvisamente sono arrivati 30 manifestanti, tra i quali anche l'attrice Julia Louis-Dreyfus ("Seinfeld", "New Adventures of Old Christine"), che hanno cercato di disturbare il lavoro sul set.

Le riprese in esterni sono state sospese, mentre quelle interne andranno ridoppiate a seguito degli schiamazzi provenienti da fuori. Molti membri della produzione, comunque, hanno espresso la loro simpatia nei confronti degli scioperanti, incitandoli a urlare più forte. D'altronde lo stesso Marc Cherry, creatore della serie, ha marciato coi manifestanti nella giornata

FONTE:YAHOO NOTIZIE
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMar Nov 13, 2007 10:52 am

In giorni di grande apprensione per tutti gli appassionati di telefilm, il sempre informatissimo Michael Ausiello di Tv Guide ha approntato una lista utile e un po' inquietante: quando resta da vivere alle nostre serie preferite?

Come sappiamo, in America la stagione di un telefilm inizia quando ancora non si è finito di girarla interamente, e quasi sempre molti episodi non sono nemmeno stati scritti quando il primo raggiunge le case dei telespettatori.

Alcune tipologie di show sono più avvantaggiate, mentre altre (specie le sit-com di mezz'ora) sono quasi in linea con la programmazione: le riprese precedono di una settimana o due la messa in onda.

Ecco di seguito alcuni dei telefilm più importanti, con l'indicazione aprossimativa del numero di episodi che verranno mandati complessivamente in onda. Come si sa, le serie d'oltreoceano (specie quelle navigate) tendono ad avere un numero di puntate attorno al 23-25. Ora però i progetti sono cambiati, proprio a seguito dello sciopero. Accanto, segnaliamo anche quante puntate rimangono prima che il pubblico americano si trovi a bocca asciutta.

Bones: 12 episodi in tutto, ne mancano 6.
Boston legal: 15 episodi in tutto, ne mancano 9.
brothers & Sisters: 12 episodi in tutto, ne mancano 5.
CSI: NY: 14 episodi in tutto, ne mancano 7.
Desperate Houswives: 10 episodi in tutto, ne mancano, 3.
Gossip Girl: 13 episodi in tutto, ne mancano 6.
Greys' Anatomy: 11 episodi in tutto, ne mancano 4.
Heroes: 11 episodi in tutto, ne mancano 4.
Jericho: 7 episodi in tutto, ne mancano 7.
Law & Order: SVU: 14 episodi in tutto, ne mancano 8.
Lost: 12 episodi in tutto, ne mancano 6.
Medium: 9 episodi in tutto, ne mancano 9.
Numbers: 12 episodi in tutto, ne mancano 4.
One Tree Hill: 12 episodi in tutto, ne mancano 12.
The Office: 12 episodi in tutto, ne manca 1.
Prison Break: 13 episodi in tutto, ne mancano 6.
Private Practice: 10-11 episodi in tutto, ne mancano 4-5.
Pushing Daisies: 9 episodi in tutto, ne mancano 4.
Samantha Who?: 12 episodi in tutto, ne mancano 8.
Scrubs: 12 episodi in tutto, ne mancano 9.
Smallville: 15 episodi in tutto, ne mancano 8.
Supernatural: 10-12 episodi in tutto, ne mancano 4-6.
Ugly Betty: 12-13 episodi in tutto, ne mancano 5-6.

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Nov 19, 2007 8:07 pm

Universal Media Studios ha cominciato a spedire le lettere lo scorso giovedì: e così diversi protagonisti di "The Office", "30 Rock" e "Bionic Woman" si sono visti ridurre la busta paga.

Il provvedimento, previsto dal contratto, è valido per le prossime cinque settimane, al termine delle quali la situazione andrà nuovamente valutata. Una clausola simile potrebbe essere presto utilizzata anche contro gli sceneggiatori.

In base ai regolamenti, al termine delle cinque settimane di stipendio dimezzato la casa di produzione può decidere se continuare a pagare gli attori a "prezzo pieno", oppure se licenziarli mettendo fine allo show. Questo, ovviamente, se lo sciopero non termina prima.

Nel frattempo arrivano nuove precisazioni su altre serie: se gli autori non tornano al lavoro, entro le prossime sei-sette settimane chiuderanno i battenti "ER", "Senza Traccia", "Cold Case", "Pushing Daisies".

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Nov 19, 2007 8:07 pm

Il produttore e sceneggiatore di "Lost", ufficialmente in sciopero come il resto dei suoi colleghi, è tornato al lavoro sulla serie.

In realtà si è rimesso alla scrivania più come producer che non come scrittore, e al momento sta gestendo la post-produzione degli episodi già girati della quarta stagione.

Qualcuno potrebbe vederlo come un tradimento alla causa della WGA, ma Cuse ha voluto sottolineare che si tratta di un dovere verso i fan, che sono tuttora in ansia per le sorti delle loro serie preferite.

Qualcuno mormora che questo passo potrebbe essere l'anticamera per un ritorno alla scrittura da parte di Cuse, proprio mentre circolano voci riguardo la possibile ripartenza dei talk show di Jay Leno e David Letterman. Siamo vicini alla fine del tunnel? Staremo a vedere...

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyGio Nov 22, 2007 8:18 pm

kyle xy più forte dello sciopero!!! Shocked

Non sappiamo ancora molto di Kyle, il giovane protagonista dell'omonima serie in onda in Italia su Fox. Abbiamo visto, però, che sa fare grandi cose, e in America è stato addirittura in grado di superare lo scoglio dello sciopero.

ABC Family ha infatti confermato che la seconda parte della seconda stagione prenderà il via come previsto il 14 gennaio. Il motivo è abbastanza semplice: al contrario di molti show concorrenti, gli episodi di "Kyle XY" sono stati tutti scritti e girati prima dell'inizio della protesta degli autori!

La notizia, di riflesso, è importante anche per noi: nel nostro paese la seconda stagione prenderà il via il prossimo 29 novembre su Fox, e sapere che continuerà anche negli Stati Uniti ci assicura la messa in onda continuativa di tutto il secondo ciclo

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Nov 26, 2007 10:29 pm

La gente sta con gli sceneggiatori: basterà?
Un sondaggio commissionato dal magazine "Variety" ha confermato che gli spettatori ritengono in gran parte legittime le richieste degli autori di Hollywood. Ma intanto lo sciopero continua.

Il sondaggio, gestito da Frank N. Magid Associates, è stato condotto su circa mille abbonati della rivista. Più di due terzi degli intervistati ritiene che gli sceneggiatori siano stati più onesti e limpidi nel presentare le loro ragioni e avanzare le proprie richieste. Il 54% ritiene che lo sciopero sia stato "necessario", contro il 36% che si dice contrario all'iniziativa.

Ma i lettori di "Variety" sanno come girano le cose a Los Angeles, e non sono ottimisti circa i risultati effettivamente raggiunti dall'agitazione: ben il 44%, infatti, crede che la faccenda si concluderà con un successo per le major. Il 37% ritiene che si raggiungerà un accordo favorevole a entrambe le parti, mentre solo il 20% è convinto che gli sceneggiatori usciranno pienamente vincitori

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Nov 26, 2007 10:32 pm

Gli sceneggiatori americani non ci stanno e non hanno accettato i blandi tentativi di riconciliazione avanzati dalle grandi case di produzione cinematografiche. Così in questi giorni quasi 3000 iscritti al sindacato WGA hanno effettuato picchetti sulle strada e marciato sull'Hollywood Boulevard. In questo caso a supportarli è stata addirittura la performance musicale di Alicia Keys.

A causa dello sciopero ad oltranza cominciano a slittare le produzioni cinematografiche la cui realizzazione era programmata per queste settimane. Tra queste il film “Nine”, musical tratto da Otto e mezzo di Federico Fellini, con Catherine Zeta Jones e Penelope Cruz, “Shantaram” di Johnny Depp, “Pinkerville” di Oliver Stone e “Angeli e Demoni” con Tom Hanks.

I prossimi incontri fra sindacato degli sceneggiatori e case di produzione sono fissati appena dopo le festività del giorno del Ringraziamento. "E' un momento importante per la storia di Hollywood - ha spiegato l'ex produttore esecutivo della serie Boston Legal - se gliela diamo vinta questa volta, non saremo mai in grado di ottenere compensi adeguati".

La sexy Alicia Keys ha voluto far sentire la sua voce (in tutti i sensi) perché oltre ad essere cantante è anche attrice, produttrice e soprattutto sceneggiatrice. Ed è per questo che ha voluto esser vicina agli scioperanti con la sua performance live che ovviamente ha attirato l'attenzione di fans e media

FONTE:YAHOO GOSSIP
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Nov 26, 2007 10:42 pm

Terminato il week-end dedicato alla festa del Ringraziamento scatta l’ora x: stamattina alle 10.00 negli States, l’associazione degli sceneggiatori USA (WGA) e i rappresentati degli studios (Alliance of Motion Picture & Television Producers) si siederanno allo stesso tavolo in un luogo segreto per riaprire le trattative sul rinnovo del contratto; in caso di accordo lo sciopero che sta mettendo in ginocchio le produzioni televisive e cinematografiche terminerà!

In tantissimi sperano in un loro compromesso, dai fan alle industrie e network che perdono milioni di Dollari ogni minuto che passa, ma dopo il fallimento di tutti i precedenti incontri non si può certo essere molto ottimisti.


Per aiutare gli sceneggiatori è nata poi una nuova campagna chiamata Pencils2MediaMoguls; chi vuole sostenerli può comprare tramite il sito http://www.pencils2mediamoguls.com qualche matita ed inviarla ai vari studios. Secondo un recente sondaggio di Variety, il pubblico sarebbe infatti tutto con loro!


Sperando però in una imminente bella notizia, vi lasciamo con il cast di Ugly Betty che ha girato un video a sostegno degli autori: http://link.brightcove.com/services/player/bcpid1321273292?bctid=1321350511

FONTE:TELESIMO
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMer Nov 28, 2007 8:14 pm

Ieri mattina si sono finalmente incontrati sceneggiatori e major, e cominciano a circolare voci (non confermate, si badi bene) circa la prossima fine della protesta.

La notizia arriva dal noto blog di Nikki Finke, "Deadline Hollywood Daily", che ha raccolto il commento di una fonte importante ma rimasta anonima: un accordo tra le parti sarebbe già praticamente fatto.

Questo non significa che si arriverà a una soluzione entro la settimana, ma c'è cauto ottimismo circa la possibilità di una conclusione prima delle vacanze natalizie.

Se così fosse, gli spettatori americani potrebbero ricominciare molto presto a vedere le proprie serie preferite, senza grosse pause. La notizia ovviamente non è confermata, e va presa con le molle, ma la Finke sostiene che la fonte da cui ha preso le informazioni di solito non sbaglia.

Nel frattempo arriva anche la conferma che la seconda parte della seconda stagione di "Kyle Xy" partirà il prossimo 14 gennaio (ricordiamo che in Italia i primi episodi di questo ciclo arriveranno dopodomani, su Fox): già si sapeva che il telefilm non avrebbe avuto problemi dallo sciopero (tutti i copioni erano già stati scritti) ma fa comunque piacere vedere che i palinsesti continuano a formarsi!

FONTE:YAHOO NOTIZIE
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyDom Dic 02, 2007 4:07 pm

Sciopero, le trattative si fermano: riprenderanno martedì prossimo


Lo sciopero degli sceneggiatori è oramai giunto alla sua quarta settimana, e ancora non si vede una fine: nonostante l’ottimismo (i più ottimisti parlavano di risoluzione in tempi brevi - leggi: questa settimana - i meno ottimisti di una risoluzione prima di Natale), le due parti sono ancora ad un punto morto, ed hanno deciso di interrompere le trattative fino martedì prossimo, quando lo sciopero raggiungerà la quinta settimana.
Al quarto giorno di trattative, nonostante la AMPTP avesse fatto quella che considera una “proposta terremoto”, la WGA ha opposto un netto rifiuto, e le due parti hanno deciso di rimandare il tutto a martedì prossimo. Secondo fonti bene informate, la proposta avrebbe stabilito un ulteriore compenso di 130 milioni per la distribuzione via cellulari/internet/nuovi media in genere, oltre a quelli già previsti (che non sono milioni, ma miliardi, più precisamente 1,3 miliardi di dollari) : il “New Economic Partnership” è stato rigettato dalla WGA, che lo ha bollato come un “cattivo contratto”, cosa che avrebbe (il condizionale è d’obbligo, visto che le trattative si sono svolte sotto black-out mediatico) fatto infuriare i vertici della AMPTP, visto che in un primo tempo la WGA avrebbe mostrato “interesse”. Tanto era l’ottimismo che l’associazione dei produttori, dopo aver sperato in un comunicato congiunto (proposta rifiutata visto che il direttore esecutivo della WGA West, David Young, ha fatto sapere che avrebbe dovuto prima parlarne con i suoi membri) aveva emesso un comunicato in cui annunciava che il “New Economic Partnership è quello che serviva per chiudere le trattative”. A stretto giro di posta, la WGA (comunicato congiunto di Patric Verrone - Presidente della WGA West - e Michael Winship - presidente della WGA East) rispondeva che “continueremo a combarre con il supporto della Screen Actors Guild, degli altri sindacati, dei politici, e del pubblico (per non parlare della International Affiliation of Writers’ Guild - IAWG - che, come abbiamo scritto ieri, ha mostrato la sua solidarietà facendo sfilare i suoi membri nelle maggiori città del mondo dichiarando un “International Solidarity Day”). Non ci arrenderemo, non accetteremo un cattivo contratto, e su questo siamo tutti d’accordo. L’AMPTP, distorce le notizie, ma questo ci motiva ancora di più”. A questo punto gli studios hanno deciso per una linea più accomodante, dichiarando che “avremmo preferito continuare le trattative venerdì (oggi, ndr), ma rispettiamo e capiamo il desiderio della WGA di studiare le proposte” (visto che la WGA ha già rifiutato l’accordo, che deve riflettere?).

FONTE:TELEVISIONANDO
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Dic 03, 2007 7:40 pm

"Heroes" terminato? Tutte dicerie...

In questi giorni di sciopero e incertezza, le leggende metropolitane sui telefilm spuntano in ogni dove. L'ultima raccontava la fine prematura e definitiva di "Heroes".

La puntata di stasera, in onda su NBC, è stata pobblicizzata come "finale", cosa che ha scatenato i timori dei fan americani: finale di che cosa? Di questa prima parte di episodi? Della stagione? Dell'intera serie?

Interpellato sull'argomento, Matt Roush di Tv Guide ha tranquillizzato tutti: "Heroes" sta effettivamente per terminare a causa dello sciopero, ma è solo rimandato, in attesa che si possa tornare a girare. Nessuno ha mai parlato di una chiusura del telefilm.

Se non ci sono dubbi circa la sua sopravvivenza, non è invece chiaro quando tornerà sugli schermi (tutto dipende dalla protesta degli sceneggiatori), ma l'intento del network è ancora quello di tornare con la seconda parte della stagione nei primi mesi del 2008.

FONTE:YAHOO NOTIZIE
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MessaggioTitolo: Trattative riprese tra sceneggiatori e studios   Telefilm Usa a rischio? EmptyMar Dic 04, 2007 7:28 pm

Oggi, martedì 4 dicembre, riprenderanno per la 22esima volta le trattative tra l’associazione degli sceneggiatori statunitensi e l’Alliance of Motion Picture & Television Producers. Secondo indiscrezioni i rappresentanti di WGA proporranno una controproposta alla recente offerta dei rappresentati degli studios riguardo il pagamento sui nuovi media come lo streaming, proponendo un indennizzo fisso e la possibilità d’aumento a seconda degli ascolti registrati. Come precedentemente segnalato gli autori aveva già bocciato l’accordo chiamato "New Economic Partnership" a loro dire poco vantaggioso. Chissà se la lo loro proposta incontrerà un giudizio positivo; l’incontro è fissato per stamattina alle 10.00 a Los Angeles e ovviamente vi terremo informati sugli sviluppi! In questo momento tutti si augurano una risoluzione rapida perché se lo sciopero dovessero protrarsi anche nel 2008, non solo gli show attualmente in onda sarebbero interrotti ma sarebbe compromessa anche la stagione televisiva 2008/2009, avendo a disposizione pochissimi episodi pilota da presentare al consueto appuntamento di maggio con gli upfronts.


Intanto, dopo Fox, anche CBS ha presentato il palinsesto d’emergenza di metà stagione che prevede il ritorno del reality "Big Brother" e delle serie "The New Adventures of Old Christine" e "Jericho" oltre il debutto della commedia "The Captain"; sospese a causa sciopero dunque "The Big Bang Theory" e "Rules of Engagement".


A partire dal 28 gennaio "Christine" tornerà in onda il lunedì alle 21.30 mentre la commedia in single-camera "Captain" andrà in onda tra "How I Met Your Mother" e "Two and a Half Men" alle 20.30. Il martedì appuntamento con "Cane" e "The Unit" in onda alle 21.00 che dovrà vedersela con "House" fino al 12 febbraio, giorno in cui verranno sostituite dal reality "Big Brother" e dalla seconda, attesissima, stagione di "Jericho" . Il 13, 15 e 16 gennaio è poi atteso il debutto della miniserie di 6 ore "Comanche Moon" mentre il 22 e 29 gennaio sarà trasmesso "48 Hours Mystery" .


Grandi ritorni anche su NBC che lancerà la diciottesima stagione di "Law&Order" con Jeremy Sisto e Linus Roache il prossimo 2 gennaio con una doppia premiere, seguito, la settimana successiva, da "L&O: Criminal Intent".

FONTE:TELESIMO
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyGio Dic 06, 2007 9:57 pm

Sciopero sceneggiatori, le due parti dialogano ma sono ancora distanti

Ancora niente buone notizie sul fronte sciopero: le trattative tra la Writers Guild of America e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers continueranno anche oggi, ma le due parti sono distanti e addirittura Variety scrive che lo sciopero potrebbe non avere fine prima di marzo.

Secondo fonti vicine alle due parti, la WGA ritiene insufficienti i “fondi” stanziati per la distribuzione delle serie tv e dei programmi tv in generale sui nuovi media, e a dispetto dei toni cordiali dei comunicati, non c’è un accordo. “Nei due giorni passati (ieri e lunedì, ndr), ha scritto la WGA in un comunicato, abbiamo avuto, per la prima volta, conversazioni rilevanti su quelli che sono i bisogni degli scenegiatori, perlopiù incentrate sui compensi”. Da parte sua, la AMPTP ha fatto sapere che “La ‘nuova partnership economica’, che propone 130 milioni di dollari, in aggiunta ai 1,3 bilioni di dollari che gli sceneggiatori ricevono e già rifiutata dalla WGA, è una buona offerta”, ma il sindacato degli sceneggiatori ha spiegato che “attende ancora risposte dall’AMPTP sulla distribuzione via internet e i download digitali di produzioni teatrali e televisive”. Gli studios sono comunque fiduciosi che la trattativa possa risolversi a breve: “Siamo convinti che riusciremo a trovare un patto giusto e ragionevole, e crediamo che ci siano delle posizioni comuni tra le due parti affinché entrambe possano prosperare in quel mercato globale moderno e in rapido cambiamento”.

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MessaggioTitolo: Speranza, la nuova parola d’ordine delle trattative...   Telefilm Usa a rischio? EmptyVen Dic 07, 2007 8:09 pm

... tra sceneggiatori e studios

Andranno avanti anche oggi le trattative tra i produttori di Hollywood e gli sceneggiatori americani, e dopo “dialogo”, la nuova parola d’ordine è: speranza (che lo sciopero finisca presto, ovviamente).

“Stiamo veramente negoziando”, ha spiegato una fonte della WGA vicina alle trattative. “Lo facciamo a piccoli gruppi, e credo che questa sia una cosa positiva”. Robert King, membro dei negoziati e della WGA West, ha invece spiegato che (secondo lui) “le trattative stanno procedendo verso un ‘posto migliore’. Magari è solo un piccolo miglioramento prima dell’Armageddon di tutte le trattative, ma per il momento c’è dialogo, e il dialogo è importante. L’unico problema nelle trattative - e specialmente in questa - è che tutte e due le parti tendono a vedere proposte e controproposte dell’avversario come un modo per fregare l’altro. E la cosa peggiore, è che a volte alcune delle proposte dell’AMPTP tendono proprio a questo scopo”. Ripetiamo che oltre a sensazioni e supposizioni, non ci sono dettagli su offerte e controfferte, visto che - come abbiamo sottolineato più volte - l’unica cosa su cui la Writers Guild of America e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers sono d’accordo (a parte il fatto di non essere d’accordo su nulla) è di mantenere sulle trattative il più totale blackout mediatico. Già mercoledì, comunque, la WGA aveva fatto sapere che le trattive avevano affrontato “punti cruciali” dei contratti, ma anche ieri non si è trovata una soluzione, e se Variety scrive(va) che lo sciopero durerà fino a Marzo, l’Hollywood Reporter parla oggi di “spiragli” . Intanto, sindaci ed economisti continuano a fare i conti: lo sciopero degli sceneggiatori ha causato una falcidia di film e serie tv, ha avuto infatti anche un forte impatto sull’economia. Il sindaco di Los Angeles, Antonio Villaraigosa, ha citato cifre da capogiro: se lo sciopero continuasse ancora a lungo, l’area avrebbe perdite per un bilione di dollari.

fonte:televisionando
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMar Dic 11, 2007 9:14 pm

Sciopero: trattative bloccate

Le nostre speranze di una rapida fine dello sciopero degli sceneggiatori sembrano destinate a non concretizzarsi: lo scorso venerdì c'è stato un nuovo stop nel dialogo tra WGA e AMPTP.

A detta dell'Alliance of Motion Picture & Television Producers (vale a dire i produttori contro cui gli autori protestano), la trattativa fatica a procedere a causa dell'intransigenza degli scioperanti, che invece di presentare una proposta seria e ragionevole continuano a rifiutare ogni apertura da parte delle major.

Quasi scontato dire che dall'altra parte arriva una critica quasi identica: gli sceneggiatori si dicono costretti a rifiutare le proposte della controparte, semplicemente perché ancora troppo ingiustamente favorevoli alle grandi case di produzione. Il risultato è che i tempi si allungano nuovamente, e le nostre serie tv preferite sono sempre più distanti

FONTE:YAHOO NOTIZIE
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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMer Dic 12, 2007 8:45 pm

I protagonisti di "Lost" si sentono... persi!

Questo ormai famigerato sciopero sta influenzando pesantemente la vita delle moltissime persone che lavorano per l'industria dell'audiovisivo. Peggio ancora per i protagonisti di "Lost", parcheggiati alle Hawaii!

Come sappiamo, sono pronti otto episodi della quarta stagione, di cui però non si conosce la data di messa in onda: tutto dipende dalla scelta della rete, che deve decidere se programmare una quarta stagione accorciata o aspettare direttamente il 2008/2009, per dar vita a un nuovo ciclo di 24 puntate (gli otto già pronti più i sedici del prossimo anno).

Mentre queste possibilità vengono valutate e soppesate, a farne le spese sono soprattutto gli attori e tutta la troupe che lavora dietro le quinte del telefilm. Elizabeth Mitchell (l'enigmatica Juliet) si è fatta portavoce di questo disagio, parlando con TV Guide ai Breakthrough Awards.

L'attrice pensa ci sia ampio mercato per "Lost", che rimane un'ottima serie, e quindi crede che ABC non vorrà lasciare gli episodi già pronti in un cassetto a prendere polvere. Parlando del cast, Elizabeth ha spiegato che molti attori e membri della troupe vivono tuttora alle Hawaii, in attesa degli eventi, impossibilitati a tornare negli Stati Uniti per via dei figli, che frequentano la scuola sul posto.

A ciò si aggiunga che in questo momento nessuno sta ricevendo lo stipendio, con conseguenti, ovvi problemi e frustrazioni. Per questo la Mitchell afferma di avere le dita incrociate, nella speranza che la situazione possa chiarirsi il prima possibile.

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMer Dic 12, 2007 8:46 pm

Lo sciopero taglia quasi fuori la madre di O'Malley

Lo sciopero degli sceneggiatori hollywoodiani ha costretto molte serie a chiudere prima del previsto la stagione, magari rimaneggiando le sceneggiature: è anche il caso di "Grey's Anatomy" (occhio agli spoiler!).

Nella quarta stagione (quella attualmente in onda su Fox Life) doveva avere una certa rilevanza la madre di George, che se ben ricordate è rimasta vedova l'anno passato.

Lo sciopero ha invece reso necessaria una riscrittura di gran parte dei copioni, che tra le altre cose ha quasi fatto fuori (metaforicamente parlando...) mamma O'Malley. Diciamo "quasi" perché il personaggio si presenta nell'undicesimo e ultimo episodio, che pare sarà un vero concentrato di sorprese, colpi di scena e cliff-hanger

FONTE;YAHOO NOTIZIE
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MessaggioTitolo: Divide et impera, la nuova tattica degli sceneggiatori   Telefilm Usa a rischio? EmptyLun Dic 17, 2007 7:43 pm

La linea dura non ha portato a nulla, per questo la Writers Guild of America sta mettendo in atto (AMPTP permettendo) una nuova tattica, il “divide et impera”. La strategia sarà discussa nei dettagli solo stanotte, durante un meeting generale a Santa Monica, ma di seguito possiamo fornirvi alcune anticipazioni
A partire da oggi, il sindacato degli sceneggiatori che rappresenta 12.000 sceneggiatori di cui 10.500 in sciopero, proverà - visto il successo della “tecnica Letterman” - a negoziare separatamente con le maggiori case di produzione dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (l’”alleanza” rappresenta oltre 350 compagnie di produzione di film e tv, ma è dominata da 7 aziende possedute da Walt Disney Co., Time Warner Inc., Viacom Inc., General Electric Co.’s NBC Universal, News Corp., Sony Corp. and CBS Corp). La mossa sarebbe un tentativo - secondo alcuni disperato - di spaccare il sindacato dei produttori, e convincere gli studios a tornare al tavolo delle trattative: “Vogliamo fare tutto ciò che è in nostro potere per portare avanti le trattative e porre fine a questo sciopero devastante”, ha scritto sabato la WGA in un comunicato. “Le dinamiche interne dei produttori rendono però difficile raggiungere il consenso e negoziare con noi su basi precise”.
Tutte e due le parti concordano sulla necessità di tornare al tavolo (vedi dichiarazioni dei produttori in questo post), ma entrambe sono disposte a farlo solo alle loro condizioni: e difatti la nuova sortita degli sceneggiatori trova freddi i dirigenti degli studios, che negano di voler raggiungere accordi individuali. Se è vero che le compagnie hanno scopi differenti tra loro (e spesso in conflitto), è anche vero che sono unite nel rispondere “picche” a molte richieste degli sceneggiatori, per non parlare dell’irritazione dovuta alle accuse (ritenute infondate) che gli sceneggiatori hanno fatto al National Labor Relations Board, in particolare sul negoziare in cattiva fede
Come che sia, gli sceneggiatori sperano di trarre vantaggio da quello che loro percepiscono come “agende diverse” dei differenti membri, alcuni dei quali sono messi in difficoltà più degli altri dallo sciopero (ad esempio la CBS, i cui guadagni, al contrario della 20th Century Fox, della Warner Bros. e della Sony Pictures, dipendono molto dalle inserzioni pubblicitarie). “Pensiamo, conclude la lettera degli sceneggiatori, che una struttura multi-livello inibisca le compagnie a salvare individualmente i loro interessi nelle trattative, per questo proveremo a negoziare separatamente con gli studios”.

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMar Dic 18, 2007 8:28 pm

Kirsten Bell sostiene lo sciopero, ma è preoccupata per i lavoratori



Telefilm Usa a rischio? Kristen-bell-jeph-loeb
Kristen Bell ha mostrato più volte il suo pieno supporto per gli sceneggiatori, ma la star di Heroes ha ammesso di essere preoccupata per il resto degli addetti ai lavori di una serie tv, lavoratori che non hanno stipendio a causa sciopero.
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“Supporto gli sceneggiatori al 101%, così come supporto la DGA (sindacato registi) e la SAG (attori), ma quello che nessuno sa è quanto sia difficile continuare lo sciopero sapendo che centinaia di persone non lavorano”, ha spiegato l’attrice in un’intervista rilasciata all’IGN mentre picchettava gli Universal Studios. “Supporto lo sciopero, ma il mio cuore è rivolto a tutte quelle persone che non hanno avuto un lavoro da due mesi a questa parte…spero che le trattative si risolvano presto, e che ognuno abbia la sua parte di dessert, capite?”
Kristen Bell, alias Elle Bishop in Heroes, e tutto lo staff degli sceneggiatori della serie, si sono uniti ai fan in questi giorni: l’attrice ventisettenne ritiene che il fatto che i fan marcino con gli sceneggiatori dovrebbe mandare “un forte segnale agli studios. Più gente vedono qua fuori, meglio è”, ha detto la Bell, spiegando che la folla si era un po’ diradata quando le due parti sono tornate al tavolo, per poi tornare in massa quando le trattative sono saltate. Oltre ai fan e al cast di Heroes, ai picchetti c’erano anche lo staff di produzione, inclusi Tim Kring e il co-produttore esecutivo Jeph Loeb: “Jeph and Tim sono stati molto ‘collaborativi’, ha concluso la Bell, e io ho detto a Tim per tirargli su il morale, dicendogli che ‘Siamo ancora qui aspettando di tornare al lavoro, sperando che tu faccia del tuo meglio’. E loro non ci hanno abbandonato: penso sia per questo che lo show ha successo, perchè lo fanno funzionare come una famiglia”.

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MessaggioTitolo: Re: Telefilm Usa a rischio?   Telefilm Usa a rischio? EmptyMer Dic 19, 2007 8:03 pm

Sciopero sceneggiatori, 80.000 posti di lavoro a rischio e dura reazione dell’AMPTP

E’ ufficiale: nessuno sceneggiatore della WGA lavorerà ai copioni dei Golden Globes e degli Oscar, il che significa che i partecipanti non avranno altra scelta se non quella di improvvisare

Come avevamo detto ieri, la WGA ha negato all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences il permesso di usare vecchi spezzoni della cerimonia degli Oscar, e anche dei film nominati: secondo Patrick Verrone (presidente della WGA West) “gli sceneggiatori hanno ingaggiato una battaglia cruciale per i diritti collettivi, che protegga i loro compensi e la proprietà intellettuale adesso e in futuro. Dovremmo fare tutto ciò che è in nostro potere affinché le trattative si concludano in maniera giusta, con benefici per gli sceneggiatori e tutti quelli che sono stati ‘colpiti’ dal fallimento delle trattative, fallimento causato da negoziati poco seri. Il consiglio ha concluso che concedere una deroga per gli Oscar, non corrisponde al raggiungimento dello scopo”.

Secondo il Los Angeles Times, gli sceneggiatori hanno optato per la linea dura sperando di costringere l’AMPTP a tornare al tavolo delle trattative; come che sia, il rifiuto ha urtato la Dick Clark Productions: “I Golden Globe hanno una lunga e cordiale relazione con gli sceneggiatori, e sono dispiaciuti dal fatto che la WGA ha negato il permesso per una deroga. Tuttavia, siamo lieti del fatto che la WGA ha annunciato trattative separate, sperando che questi negoziati portino ad un accordo in tempo per la sessantacinquesima edizione dei Golden Globe”. Ovviamente, il rifiuto della WGA è stato condannato dall’alleanza dei produttori: secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’AMPTP, Jesse Hiestand, “nella categoria ‘Peggior sindacato collaborativo’, la nomination è per la WGA”, sindacato accusato di aver negato sceneggiatori “che meritano di essere onorati per il lavoro degli scorsi anni”.

Secondo un insider di Hollywood, comunque “la mossa della WGA è stata intelligente, perché se avessero concesso una deroga non avrebbero avuto modo di chiedere alla Dick Clark o alla HFPA di supportare gli sceneggiatori. Negando la deroga, hanno aumentato il loro potere”. E se molti attori sono solidali con la protesta degli sceneggiatori (Katherine Heigl, per esempio, ha detto che non andrà visto che non è costretta da un contratto), il presidente della SAG, Alan Rosenberg, ha rifiutato di commentare tutte le posizioni, spiegando in un comunicato che il gruppo “sta cercando di rraggiungere un accordo tra la leadership e gli attori nominati per i Golden Globe Awards. Li avviseremo della nostra posizione una volta completata la ‘ricerca’”.

Sempre secondo l’AMPTP, gli sceneggiatori hanno perso oltre 115 milioni di dollari, e non sono vicini a chiudere un accordo per spartirsi i proventi dei new media, che poi è il motivo per cui sono andati in sciopero: “L’impatto economico nella nostra economia è anche più rilevante (delle perdite degli sceneggiatori, ndr): a gennaio, le perdite economiche sforeranno i duecento milioni di dollari al mese, con un terzo dei posti di lavoro totali (che sono circa 250.000 persone, quindi un terzo = 80.000 persone) nell’industria dell’intrattenimento in forse. Sfortunatamente per noi, la WGA ha adottato una strategia irragionevole, inconstistente e impraticabile, che sta producendo solo perdite in questo sciopero”, è scritto in una lettera aperta sul sito dei produttori. “I non sceneggiatori, le cui famiglie dipendono interamente dalle nostre industrie, hanno perso 200.000 milioni solo nell’area di Los Angeles, e le cure mediche per molte di queste famiglie sono ora in forse a causa dello sciopero degli sceneggiatori”.

E dopo Letterman, Leno e O’Brien, anche il Jimmy Kimmel Live, trasmesso dalla ABC, tornerà in onda con nuove puntate dal 2 gennaio: “Anche se il tornare in onda senza i miei sceneggiatori mi rende infelice, scrive Kimmel in un comunicato, ci sono altre 100 persone che dipendono finanziariamente dalla messa in onda del nostro show. E’ tempo di tornare al lavoro, ma supporto completamente i miei colleghi e amici della WGA, e spero che lo sciopero termini presto e bene anche per loro”. E mentre non è ancora chiaro come torneranno in onda Leno e O’Brien senza sceneggiatori (i due, lo ricordiamo, al contrario di Letterman sono tornati al lavoro senza i loro autori storici), lo show di Kimmel non dovrebbe risentire particolarmente della mancanza di autori, visto che il suo show è perlopiù basato su video clip umoristici, mentre gli altri show sono più incentrati su battute di attualità.

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