Uno studente di 23 anni della Pennsylvania, tale Edgar Sullivan, ha deciso di immedesimarsi un po’ troppo in 24, tanto che, ubriaco fradicio, è andato più volte a sbattere contro l’auto di un altro uomo, tale Marlon Cantoral di 30 anni, spiegando che la vittima era un terrorista, mentre lui era Jack Bauer, l’agente federale protagonista di 24.
Fortunatamente per lui, la vittima, probabilmente perché residente illegalmente negli Stati Uniti, ha dato nome e indirizzo falso e non si è neanche presentato al processo, “costringendo” gli avvocati a fare un accordo tra di loro. Secondo il verbale redatto dagli agenti intervenuti sul luogo dell’incidente, Sullivan stava guidando la sua Ford Escape sulla Interstate 95 quando si è schiantato contro il furgone di “Cantoral”, che è stato costretto a lasciare la superstrada. Sullivan non ha comunque mollato la presa, e ha tentato di assalirlo gridando “E’ un terrorista. Il mio nome è Jack Bowers (Bauer) e lavoro per l’FBI e i Servizi Segreti. Mia moglie e la mia famiglia sono stati rapiti dal presidente e dai terroristi”. Gli agenti hanno contattato il padre di Sullivan, che ha spiegato ai poliziotti che no, suo figlio non era sposato e che tutta la famiglia stava bene. Il processo si è tenuto martedì, e Sullivan, che ha detto di seguire volersi laureare a Maggio e di seguire un trattamento contro l’alcool, si è scusato per il suo comportamento. “E’ stato molto imbarazzante per lui, ha spiegato l’avvocato di Sullivan, perché per quanto bizzarre siano state le sue azioni, non se le ricorda”.
Fonte: Televisionando