Foto "private practice seconda stagione" Avete trovato la prima stagione di
Private Practice un po’ insipida, soprattutto considerato che è lo spinoff di
Grey’s Anatomy? Beh, se sì potete consolarvi (o mollare direttamente la
serie, a seconda) pensando che durante la
seconda stagione lo show con protagonista Kate Walsh parlerà di …
bioetica!
Private Practice è ricominciata nei giorni scorsi in America, e se già
sapevamo che ci sarà più “movimento”,
Shonda Rhimes ha anticipato che i suoi altri dottori avranno a che fare con
tematiche vere che potrebbero
causare qualche controversia: “Racconteremo, ha anticipato la creatrice della serie,
storie che forniranno un ampio dibattito tra i nostri dottori, ma soprattutto un dibattito tra i telespettatori”.
Kate Walsh, la dottoressa Addison Montgomery, ha parlato invece delle ’sfide’ che affronterà il gruppo dell’Oceanside Wellness Group in questa stagione: “Ci saranno un sacco di
conflitti in queste storie mediche, ha anticipato
l’attrice, ma non mancherà il tempo per i telespettatori di
familiarizzare con i nuovi personaggi: Shonda Rhimes non ha mai fatto show procedurali, e per quanto la
medicina rivestirà un ruolo importante, avrete ancora
grandi dialoghi, personaggi, storie e relazioni amorose“.
Se ai fan piacerà il ‘classico’ casino tra dottori, è tutto da vedere, di certo è che la seconda stagione di
Private Practice tratterà di casi medici reali: o almeno, è quanto anticipa
Elizabeth Klaviter, ricercatrice e sceneggiatrice della serie, che ha spiegato come “abbiamo cercato di trattare tutte quelle
cose di cui noi e i nostri amici e i nostri familiari parlano, cose di cui si discute se siano o meno giuste, e poi la legge, l’etica e la morale sociale che ci ispirano a comportarci in un determinato modo” .
Ovviamente, dato un problema ‘reale’ devono essere trovate delle soluzioni, e quindi lo staff degli sceneggiatori, ha aggiunto la Klaviter, “sta cercando di capire come questi casi possono essere trattati sotto vari aspetti”: tra i casi che i dottori potranno trattare,
cure mediche per le prostitute, e la cura dei molestatori sessuali e, ma non è certo, l’aborto.
Dal cast, al momento, pochi commenti sulla nuova direzione della serie:
Tim Daly, il dottor Pete Wilder, ha spiegato come mai avrebbe pensato che una compagnia satellite della Disney come la ABC avrebbe mai trattato certi temi, anche se dà merito agli sceneggiatori di
‘ispirare’ i telespettatori a considerare certi problemi.
KaDee Strickland, la dottoressa Charlotte King, è entusiasta: “Se potessimo
far pensare qualcuno, e contemporaneamente divertirlo, sarebbe un sogno che diventa realtà”, mentre la Walsh ha aggiunto che
trattare certi temi approfondisce i personaggi e - si spera - farà salire gli ascolti.
Chiudiamo con Shonda Rhimes, secondo cui
la nuova direzione di Private Practice servirà a far riflettere i telespettatori, e ad approfondire lo show: “Molti dottori affrontano queste tematiche al giorno d’oggi, ha spiegato la creatrice della serie, è
solo un altro modo di guardare alla medicina, un modo cui di solito non pensiamo” .
fonte:televisionando.it