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 Bruno Heller parla di The Mentalist

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Bruno Heller parla di The Mentalist Empty
MessaggioTitolo: Bruno Heller parla di The Mentalist   Bruno Heller parla di The Mentalist EmptyDom Nov 30, 2008 2:20 pm

La verità? Quando abbiamo letto la trama di “The Mentalist“, nuova ed ennesima crime series della CBS, non avremmo scommesso un penny sul suo successo: ed invece, la serie, sin dal pilot, si è rivelata una piacevole novità, ed ha riscontrato un così grande gradimento di pubblico da guadagnarsi presto il rinnovo per un’intera stagione; in Italia, ma al momento non c’è nulla di ufficiale, The Mentalist dovrebbe essere trasmessa, intorno alla metà del 2009, su FoxLife.

La serie, che ha una media di 16 milioni di telespettatori a puntata, è incentrata su Patrick Jane, ex finto sensitivo ma acuto osservatore che, dopo che la sua famiglia è stata sterminata da da Red John, un serial killer preso in giro da Jane nel corso di una trasmissione, usa le sue ‘doti’ per aiutare una squadra di detective del California Bureau of Investigation (CBI).

Bruno Heller, già mente dietro Rome e creatore della serie, ha spiegato che The Mentalist è nata mettendo insieme la figura dell’investigatore Sherlock Holmes e i classici truffatori presenti in ogni paese: “In ogni strada d’America, ha spiegato Heller, c’è un sensitivo o uno che ti legge la mano, quindi c’è un’intero mondo di gente che ‘vende’ str*nzate ma che al contempo aiuta la gente. Quindi un detective che usa queste ‘manipolazioni’ a fin di bene sembra quasi naturale“.

Gran parte del successo di The Mentalist è dovuta all’interpretazione di Simon Baker, tipico ‘guascone’ che però nasconde un doloroso passato: Heller ha spiegato di non aver pensato subito all’attore per quel ruolo, “ma Baker ha aggiunto molto del suo al personaggio, una cosa che non avrei immaginato. Ci serviva qualcuno con ‘grazia’, fisica e spirituale; per il ruolo di Jane pensavo a qualcuno come Cary Grant, qualcuno che si muovesse e sembrasse ‘grazioso’, perché la gente diffida di queste persone: e Simon è ed ha tutte queste cose“.

Nel pilot della prima puntata, abbiamo visto alcuni flashback del protagonista, ed alla fine il nostro è tornato a dormire su un materasso poggiato per terra nella stanza in cui la sua famiglia è stata massacrata: questo ha alimentato l’idea che Jane sia più ’strano’ ed ‘oscuro’ di quanto possiamo immaginare, punto su cui Heller, pur con i dovuti distinguo, concorda.

“Vederlo ‘alle origini’ è affascinante, ma non possiamo tornare sempre lì: vedremo ancora flashback, ma perlopiù continueremo a vederlo come una persona solare e felice: l’idea è di mostrare questi aspetti della sua personalità come un atto di eroismo, non come una felicità fine a se stessa. Jane ha preso la decisione di vivere la sua vita in maniera felice, ma non mancheremo di tratteggiare il suo lato oscuro, soprattutto nei prossimi episodi, ma non vogliamo che lo show diventi totalmente negativo“.

Quanto al successo dello show, Heller se ne è detto “parzialmente contento, perché siamo solo a metà delle nostre potenzialità: il risultato finale non è mai come tu lo vorresti, perché devi fare dei compromessi e far funzionare le cose, ma la ragione per cui lo show funziona è perché Simon ci mette un qualcosa in più, ed è un piacere guardarlo“.

Ma non c’è il rischio di fare di Jane una sorta di Superman? Secondo Heller, “il rischio c’è, perché l’appeal di questi personaggi è nella loro superiorità, vera e presunta. Ma per quanto abbia molti talenti, non lo spingeremo troppo in là, fermo restando che la cosa affascinante dei sensitivi è il loro avere delle elettrizzanti capacità“.

E per quanto Red John sia una costante della serie (tutti gli episodi hanno nel titolo ‘Red’), ancora non l’abbiamo visto, pilot a parte, ma Heller ha spiegato che lo storyline del serial killer “ci sarà per tutta la serie, e non sto parlando della prima stagione, ma proprio di tutta la serie: ci sono un sacco di cose da scoprire, e Red John dà ‘peso’ alla serie, ed è parte integrante del lato oscuro del personaggio, quindi è importante che ci sia sempre nello show“. Sperando che The Mentalist, ovviamente, duri il più a lungo possibile…

fonte:televisionando.it
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